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Lug

Il componente industriale tra progettazione e produzione

La progettazione delle forme complesse trae grande beneficio dall’uso di strumenti di digitali in grado di modellizzare e di analizzare i componenti digitali sotto la lente di ingrandimento del loro futuro rapporto con le tecnologie di produzione.


Con grande piacere mi trovo a scrivere il primo di una lunga serie di articoli prodotti dal BUG (BIM User Group Italia), come percorso di avvicinamento agli eventi e alle attività organizzate per il secondo evento di Digital & BIM che quest’anno si terrà all’interno del SAIE 2018.

La progettazione e la costruzione delle forme complesse è uno degli argomenti che ha maggiormente caratterizzato l’architettura contemporanea, oltre che uno dei miei preferiti. Fare una lista dei progettisti e degli studi che si sono cimentati in questo campo sarebbe un’impresa titanica e alcuni delle architetture prodotte fanno ormai parte dell’immaginario collettivo.

Nonostante un discreto numero di eccellenti precursori analogici, tra: Félix Candela, Pierluigi Nervi e Antonì Gaudì, la possibilità di progettare e costruire in maniera efficiente forme complesse a costi competitivi è intrinsecamente legata alla diffusione di software parametrici in grado creare modelli digitali in grado di agevolare, prima la loro definizione e in seguito le procedure di fabbricazione e assemblaggio.

Rapportandosi a questi due ultimi campi non è difficile ammettere che negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una corsa a due velocità: se da un lato lo sviluppo di software parametrici ha messo nelle mani del progettista strumenti in grado agevolare la progettazione di forme complesse da ormai diverso tempo, basti ricordare che la prima versione di Rhinoceros, uno dei più popolari software per modellazione delle geometrie complesse è sviluppata tra il 1992 e il 1993. Dall’altro lato la capacità di produrre a costi competitivi e in maniera efficiente gli elementi progettati attraverso questi strumenti è da sempre il banco di prova in cui si misurano le abilità di progettisti e costruttori.

La diffusione delle macchine a controllo numerico (CNC Machines) e il superamento della linea industriale derivante dalla seconda rivoluzione industriale hanno consentito la produzione industriale di componenti di forma non uguale a costi simili a quelli produzione seriale. Nonostante la forma diversa questi componenti devono essere considerati simili del punto di vista delle tecnologie di produzione.

Ma cosa vuol essere dire simile o diverso nel mondo della progettazione digitale delle forma complesse. David Hilbert, considerato uno dei padri della moderna geometria definisce che due oggetti come simili quando indipendentemente dalla loro taglia essi hanno lo stesso numero di angoli e la stessa proporzione tra le loro parti.

Questa definizione non è ancora sufficiente a chiarire il concetto di simile applicato alle moderne tecnologie di produzione. La definizione di Bernard Cachè, moderno filosofo della scienza, è più stringente. Parlando dei rapporti tra il digitale e i mezzi di produzione il filosofo definisce simili due componenti quando possono essere fabbricati dalla stessa tecnologia produttiva.

La ricezione dei vincoli e delle libertà determinati dalle tecnologie produttive già durante la fase di progettazione è un fattore di grande importanza per il progettista che ha intenzione di rapportarsi con la progettazione delle forme complesse. Per farlo è necessario padroneggiare strumenti digitali in grado di supportare il progettista in questa attività.  Quando questi strumenti non sono disponibili o non offrono tutte le funzionalità richieste, deve saperli costruire, modificando quelli che ha disposizione.

Scoprire come a gestire la progettazione delle forme complesse sarà solo una delle attività che sarà possibile svolgere durante il secondo Digitale & BIM.

 


Claudio Vittori Antisari

Strategie Digitali srl – Fondatore

Laureato in Architettura, Claudio Vittori Antisari è fondatore di Strategie Digitali, una società di consulenza specializzata in Computational BIM e Project Management. Claudio partecipa attivamente al dibattito nazionale e internazionale sul BIM, partecipando a conferenze, scrivendo articoli e tenendo lezioni in numerose università e organizzazioni, a livello nazionale e internazionale. Siede al tavolo di lavoro della norma UNI 11337 ed è tra i fondatori del primo BIM User Group Italy (BUG) e del primo Dynamo Meetup Italiano.

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