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Set

Gestione e metodologie BIM per l’interior design

Lo studio Antonio Citterio Patricia Viel è riuscito a sfruttare a pieno le potenzialità degli strumenti BIM nell’interior design.


Quando si parla di BIM nel mondo della progettazione, nella maggior parte dei casi ci si riferisce alla progettazione architettonica, di impianti o di strutture. Quello che, se non negli ultimi anni, raramente viene menzionato è l’interior design.
Da quando, tuttavia, lo studio Antonio Citterio Patricia Viel si è approcciato al BIM è stato possibile rendersi subito conto dei vantaggi che i software BIM offrono alla progettazione di interior design.
La modellazione tridimensionale e la progettazione collaborativa che gli strumenti BIM consentono, permettono di visualizzare immediatamente gli spazi creati.
Il progetto passa dagli elaborati bidimensionali ad un accurato ed intuitivo modello tridimensionale, in grado di comunicare anche i metadati associati ad i componenti, come prestazioni, materiali, specifiche, costi, eccetera.
Quello che prima, veniva pensato su schizzi, ridisegnato in 2D ed infine rimodellato parzialmente in tre dimensioni, ora è completamente fruibile dal progettista. Si velocizza in questo modo anche il processo creativo e migliora la percezione degli ambienti. Il progetto non viene più comunicato per singoli elaborati ma nella sua interezza.

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In alto il progetto dell’ufficio delle poste nel palazzo della regione a Milano. Da sinistra verso destra: il modello Revit di lavoro, il modello Revit renderizzato in realtime tramite enscape e infine una foto del progetto realizzato.

 

Per sfruttare al massimo le potenzialità dei programmi la progettazione in Revit viene affiancata all’uso di renderizzatori in real time, che a differenza dei render statici (prodotti “finiti” rivolti al cliente per comunicare un concetto) sono uno strumento per il progettista che può non solo osservare lo spazio da tutte le angolazione ma anche eseguire alcune analisi qualitative relative all’illuminazione degli ambienti ed sperimentare in tempo reale e molto efficientemente le diverse opzioni del progetto.

La schermata di lavoro con a sinistra il modello in Revit e a destra la renderizzazione in tempo reale in Enscape.

 

Ovviamente la creazione di modelli di interior design presenta una serie di criticità differenti rispetto ai modelli della altre discipline che richiedono delle strategie ed accorgimenti completamente inediti.
E’ estremamente semplice “farsi prendere la mano” e modellare i componenti del progetto dettagliatamente sin dalle prime fasi, a scapito della flessibilità e della parametrizzazione degli stessi.

Un BIM Coordinator di interior deve essere in grado di gestire il livello di sviluppo delle componenti del modello, barcamenandosi tra il dover convincere il proprio team ad aumentare o diminuire il livello di dettaglio degli elementi, in modo da avere un risultato accurato, ma allo stesso tempo gestibile sia a livello di dimensione del file che di ore lavoro.

Inoltre i modelli di interior per loro natura sono estremamente collaborativi. Un buon progetto dovrà essere coordinato nel dettaglio con architetti, lighting designer ed impiantisti.
Uno dei fattori critici di questa collaborazione sta proprio nelle tolleranze. In un progetto il livello di approfondimento si aggira sull’ordine dei millimetri ed non è raro sentire progettisti lamentarsi del fatto che alcuni software BIM non gestiscono dimensioni al di sotto dei 0,7 mm. Per questo motivo sarà necessario tarare anche le analisi sui modelli, come le clash detection, su queste tolleranze.

Inoltre per rendere più efficiente il processo è stato predisposto all’interno dello studio un dipartimento altamente specializzato per la creazione dei modelli BIM dei prodotti utilizzati nei progetti. Le famiglie create comprendono, tra gli altri, arredi, porte, plumbing fixtures, special equipment e dettagli tipici.

 


Vincenzo Panasiti

Architetto – Deputy BIM Manager presso Antonio Citterio Patricia Viel.

Classe 1988, si laurea cum laude in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma Tre nel 2013.

Si occupa di efficienza energetica e tecnologia dell’architettura, come assistente e cultore della materia del corso di Tecnologia dell’Architettura all’università di Roma Tre.

Comincia ad occuparsi di BIM dal 2012, come assistente del corso di Progettazione Parametrica del Prof. Stefano Converso e come consulente BIM e BIM Coordinator per diversi studi architettura ed università.

Dal 2015 collabora con lo studio Antonio Citterio Patricia Viel come Architetto e Project BIM Coordinator prima e come Deputy BIM Manager dal 2018.

 

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