Francesco Tizzani
BIM Manager, Leighton Contractors (Asia) Ltd
Francesco è un ingegnere registrato con l’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e un RIBA Chartered Architect nel Regno Unito.
Attualmente svolge il ruolo di BIM Manager per Leighton Contractors (Asia) e segue il cantiere per l’espansione del Terminal 2 dell’Aeroporto di Hong Kong dove guida il primo progetto pilota full-BIM concentrandosi su implementazione e automazione.
Precedentemente ha lavorato per Atkins China Ltd, seguendo i la progettazione di numerose opere in giro per il mondo, tra cui la progettazione integrata delle stazioni di interscambio della Doha Metro Gold Line e del pluri-premiato Landmark81 (461m), il più alto grattacielo in Vietnam e nel Sudest Asiatico.
Francesco ha alle spalle numerose esperienze multi disciplinari come progettista ed esperto BIM in Europa e Asia sin dal 2010. Guidato da una radicata passione per la programmazione e dalla curiosità dell’ignoto, ha da sempre sviluppato grande interesse per i processi automatizzati e per l’ingegnerizzazione del progetto. Tende a razionalizzare la progettazione architettonica con un occhio ingegneristico e l’approccio computazionale. Queste attitudini lo hanno portato a sviluppare una naturale propensione per il processo BIM, la coordinazione multidisciplinare e la gestione dell’opera nel suo ciclo di vita.
Titolo intervento:
“Bim dal punto di vista del contractor: il caso dell’ampliamento T2 dell’aeroporto di Hong Kong”
Nonostante si parli di BIM a 360 gradi in tutta la filiera delle costruzioni, il contractor o meglio, il costruttore rimane una figura fortemente legata ai metodi tradizionali di fare le cose, quelli che hanno sempre funzionato e che pertanto non introducono ulteriori rischi in un ambiente particolarmente soggetto al “rischio” per sua stessa natura.
Eppure i benefici maggiori nell’implementazione del processo BIM e della digitalizzazione sono sicuramente pieno appannaggio dei soggetti realizzatori. L’utilizzo dei dati e dei modelli per organizzare il cantiere, pianificare i lavori, implementare la sicurezza ed evitare imprevisti è, per certi versi, solamente l’inizio di un processo innovativo che può innescare una rivoluzione molto più estesa per l’intero mercato.
Leighton Asia, grazie a numerose occasioni di apprendimento sul campo durante le quali ha potuto testare e apprezzare i benefici del BIM, ha deciso di abbracciare questo processo con tutta le capacità e le risorse disponibili, implementando la cosiddetta “Digitalizzazione del Cantiere” per l’espansione del Terminal 2 dell’Aeroporto Internazionale di Hong Kong.
Il cantiere è un progetto in continuo divenire, nel quale tutto può cambiare ed evolvere in base alle reali condizioni pre-esistenti e alle particolari esigenze che possono verificarsi nel corso delle diverse fasi costruttive. Durante l’intervento verranno mostrati alcuni esempi della transizione dall’approccio costruttivo tradizionale a quello innovativo della digitalizzazione del cantiere, con particolare enfasi sull’impatto che tale transizione provoca sui processi decisionali e, come risultato finale, sui costi operativi e sulla minimizzazione dei rischi.
La digitalizzazione del cantiere non riguarda solamente il costruttore stesso, ma può evolvere in nuove forme collaborative coinvolgendo anche i consulenti esterni e i singoli fornitori, realizzando flussi di dati controllati per la modellazione automatica di elementi progettuali.
Questo intervento vuole aprire uno scorcio sulle pratiche internazionali e sugli aspetti operativi nella gestione del cantiere BIM, dare uno spunto di riflessione sul grande potenziale e il valore aggiunto della Digitalizzazione nei processi cantieristici e mostrare come anche i soggetti della filiera delle costruzione tradizionalmente più restii al cambiamento e più legati alla manualità del lavoro, possono trarre enormi benefici nell’utilizzo di nuove tecnologie per la collaborazione e l’automazione dei processi progettuali.