Conferenza Internazionale

Le diverse modalità della trasformazione digitale nelle costruzioni e la centralità del dato

Scenari, modelli, esperienze e livelli differenziati di adozione del digitale in Italia, Europa e USA.

La conferenza internazionale, alternando contributi ed esempi nazionali e internazionali, intende mostrare come, a dispetto di una aspettativa di avanzamento omogeneo della maturità digitale del mercato, occorra prepararsi a convivere con livelli differenziati di adozione dei metodi e degli strumenti.

 

17 e 18 ottobre – Sala Allemanda (Pad. 33)
Ingresso a pagamento – Il prezzo è di 30€ ogni giornata

È stato richiesto il riconoscimento dei Crediti Formativi Professionali (CFP) per Architetti – Ingegneri – Geometri.

A seguito della chiusura del preaccredito online, sarà possibile acquistare il biglietto per i singoli convegni direttamente in reception presso l’ingresso Sud Aldo Moro, solo tramite pagamento in contanti

17 ottobre 2018

SESSIONE I: Digitalizzazione e committenza

SESSIONE II: Digitalizzazione e Sviluppo Immobiliare

 

Il Building Information Modeling appare sempre di più come la porta di accesso preferenziale a un fenomeno di assai più vasta portata, quale è quello relativo alla digitalizzazione.

Ruolo determinante in questo contesto, dovrebbe essere assunto dalla Domanda, pubblica e privata, in veste di soggetto che istruisce, verifica e chiede ai propri fornitori – anche lungo il ciclo di vita ed in funzione della capacità che essi posseggono di veicolare servizi – contezza ‘digitale’ degli elementi elaborati.  (High Speed Two).
Il fatto che ciò sempre più accada a livello di distretto urbano (EuroMilano) o di parco immobiliare (Regione Sardegna), dimostra quale salto di scala il Settore dell’Ambiente Costruito possa compiere.

Il ricorso sempre più frequente, da parte dei progettisti, alle soluzioni legate all’immersività e alle realtà miste introduce, inoltre, la dimensione fondamentale dello User Centrism (HOK).

Il tempo delle promesse è ormai terminato. Si tratta, quindi, di valutare – anche attraverso le esperienze qui presentate – quanto dirompente la transizione digitale possa essere, di definirne le condizioni essenziali al contorno di natura abilitante e di calcolarne il ritorno sull’investimento per ciascun operatore.

SESSIONE III: Digitalizzazione e Progettazione

SESSIONE IV: Digitalizzazione e Realizzazione

 

Un recente report curato dal Royal Institute of Architects e da Microsoft riassume efficacemente un vasto dibattito, in atto nei Paesi anglofoni (Nord America e Regno Unito), sulle potenzialità trasformative della digitalizzazione sul processo di progettazione, in genere, e di quella architettonica, in particolare.

Sorge, ad esempio, accanto alle figure, più codificate, del BIM Manager e del BIM Coordinator, il profilo del Computational Designer.

Alleanze inedite tra organismi di progettazione e soggetti imprenditoriali delineano, in più, l’avvio di una possibile evoluzione identitaria agevolata dalla digitalizzazione. L’Intelligenza Artificiale, ad esempio, è sempre più spesso menzionata nel corso degli eventi organizzati dall’American Institute of Architects.

Si tratta, in senso lato, di cogliere il valore del dato computazionale e di farlo divenire il principale fattore competitivo del mercato professionale del futuro (Buro Happold).

I processi ideativi abbisognano, perciò, di ecosistemi digitali in grado di assicurare fluidità e continuità dei flussi informativi (Strategie Digitali).

La transizione digitale riguarda, peraltro, anche le società di ingegneria e le imprese di costruzioni.

Con l’esigenza di assicurare una interoperabilità culturale tra discipline assai eterogenee al fine di giungere progettualmente ed esecutivamente a sintesi (Italferr).

 

La stessa omogeneità è, inoltre, richiesta ai soggetti realizzatori, nelle loro diverse realtà territoriali, sul mercato domestico e sui mercati internazionali (Salini Impregilo e Vinci).

17.50

Bim&DIGITAL AWARD 2018

18 ottobre 2018

SESSIONE V: Digitalizzazione & Smartness

SESSIONE VI: Digitalizzazione e Patrimonio Culturale e Beni Immobiliari

 

La trasformazione digitale può avere un ritmo incrementale oppure un tratto radicale.
In questo secondo caso, il key driver è sicuramente rappresentato dall’ elemento immobiliare o infrastrutturale quale entità che direttamente sia in grado di veicolare servizi (p.e.: alla persona, interconnessa e dialogante con esso: abitante, occupante, fruitore, viaggiatore ecc.).

 Il primo elemento elettivo per comprendere la rinnovata centralità dell’Occupancy è dato dal Workplace Management System (eFM).

Il ruolo, collettivo e individuale, dell’utente dipende, peraltro, dalla capacità di modellarne i flussi e i movimenti e, in definitiva, i comportamenti, nell’ottica del Service Design (Oasys).

Naturalmente, tutto ciò, non riguarda solo l’immobile, ma si estende alla infrastruttura vera e propria, come quella stradale (MIT), e alla Future City, la città cognitiva e reticolare, infrastrutturale a sua volta (IBM).

A una diversa scala, tuttavia, il fenomeno concerne i beni culturali immobiliari (Università degli Studi di Ferrara e Open Project) e la rigenerazione urbana (Università degli Studi di Brescia), in cui abitante e fruitore hanno la possibilità di interagire in modo innovativo con il costruito.

SESSIONE VII: Digitalizzazione e Strategie

La digitalizzazione possiede certamente, nell’ambito del 4.0, vaste potenzialità, presentando, però, altrettanti limiti. Si tratta, di conseguenza, di indagare i fattori strutturali che potrebbero permettere una riconfigurazione virtuosa del mercato della costruzione e dell’immobiliare, senza, al contrario, ingenerare nuovi e inaspettati inconvenienti.

L’evoluzione del Settore, imperniata sull’ingegneria dei sistemi, è al centro di studi condotti dal World Economic Forum in collaborazione con Imperial College (Imperial College).

Entro il contesto europeo e comunitario, la politica di adozione della digitalizzazione da parte del governo italiano costituisce una esperienza innovativa, legata a una ragionevole cogenza, su cui riflettere prima della sua entrata in vigore (MIT).

Se per il decreto ministeriale in oggetto la Domanda costituisce il principale agente, occorre, ovviamente, che l’Offerta risponda in maniera analoga alle sollecitazioni che dalla prima provengano.

Impostare una logica di filiera, eventualmente supportata da piattaforme digitali, implica una attenta riflessione sullo stato attuale del mercato e sulle conseguenze trasformative che la sua piena digitalizzazione comporterebbe: l’Off Site ne è un chiaro sintomo (Federcostruzioni).

All’interno dello EU BIM Task Group e, in particolare, verso il mercato tedesco, il maggiore in Europa, il Ministero Federale delle Infrastrutture Digitali e dei Trasporti ha, da tempo, avviato una Road Map che ne ha rafforzato la leadership (BMVI).

Oltre alle istituzioni, preposte alla normazione, che svolgono un ruolo importante di omogeneizzazione delle pratiche digitali (UNI).

Una riflessione che coinvolge tutta la filiera (FEDERCOSTRUZIONI; ANCE; CNI; CNAPPC; CNGeGL, ANCI)

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