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Dal laser scan al modello BIM con Dynamo

L’utilizzo del computational design per la verifica e validazione del modello as-built. Ottimizzazione e controllo della corrispondenza tra la nuvola di punti e la modellazione degli edifici esistenti per garantire l’effettiva conformità tra rilievo e modello HBIM.


Il processo scan-to-bim, che prevede le attività di rilievo laser scan, restituzione di una nuvola di punti e successiva modellazione BIM, è fondamentale per ottenere un modello effettivamente corrispondente all’edificio esistente e poter quindi operare con consapevolezza e certezza delle informazioni.

Come in ogni processo BIM, è necessario verificare le informazioni presenti nel modello al fine di validarne il contenuto e proseguire con i successivi usi del BIM, oggi però questa verifica viene fatta “ad occhio”, comparando visivamente nuvola di punti e geometria del modello. Utilizzando il computational design è possibile analizzare in maniera analitica il modello e verificare ad esempio la distanza tra ognuno dei milioni di punti componenti la nuvola e le facciate di un edificio, ottimizzando il processo di modellazione e migliorando la qualità del risultato.

Una volta realizzato il rilievo con tecnologia laser scan si ottiene la nuvola di punti, che verrà usata come riferimento per la creazione del modello BIM. Con l’utilizzo del computational design, sarà infine possibile utilizzare la nuvola per le attività di verifica e validazione del modello BIM.

Quando si parla di importare nuvole di punti è determinante realizzare nuvole di punti più o meno “dense” a seconda del dettaglio necessario per lo sviluppo del modello, in modo da non appesantire inutilmente i file e rendere quindi più lenta e complessa l’attività di modellazione.

Per ridurre il carico di lavoro sulle spalle del modellatore una volta importata/collegata la nuvola di punti all’interno del software di BIM authoring, è possibile automatizzare alcuni processi di modellazione, ad esempio posizionamento automaticamente partizioni verticali o tubazioni. Questo è possibile sia con l’utilizzo di alcuni script di Dynamo che con alcuni plugin già in commercio.

 

Sia durante le attività di modellazione e che al loro completamento, è importante verificare che il modello BIM corrisponda esattamente con la nuvola di punti, così da garantire l’affidabilità degli elaborati grafici prodotti e quindi la validità del contenuto grafico e informativo del modello, rispetto al rilievo iniziale.  Tutto questo è realizzabile attraverso il computational design che in questo workflow riesce a semplificare ed automatizzare procedure che altrimenti possono risultare inefficienti e operose.

 

In occasione del Digital&BIM di quest’anno, BIMon presenterà alcuni degli ultimi lavori realizzati con workflow scan-to-bim e verifica del modello con Dynamo. Verrà effettuata una dimostrazione del workflow su un caso reale e discussi i risultati con i partecipanti.


Riccardo Pagani 

BIMon S.r.l. – CEO, Socio e Co-fondatore

Architetto specializzato nella gestione di processi BIM dal 2009, fonda BIMon nel 2015, una delle prime società di consulenza BIM in Italia. È fondatore e amministratore della React Studio e del Dynamo Meetup Italia, inizia la sua esperienza attraverso importanti collaborazioni universitarie (Penn State, Stanford, Texas A&M) e collabora con Autodesk alla realizzazione del Building Performance Analysis Certificate (BPAC). Opera nel settore della progettazione e del BIM Management a livello internazionale, è docente per pubbliche amministrazioni e aziende private, consulente per la norma UNI 11337 e membro attivo del BIM User Group Italy.

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