
Cosa significa Bimmizzare?
Se dovessi decidere in quale sezione del celebre "Secondo Diario Minimo" di Eco collocare il dibattito sul BIM, in questo periodo estivo, sarei oggettivamente in difficoltà. L'indecisione è tra la seconda sezione "Istruzioni per l'uso" e la terza sezione "Frammenti di Cacopedia".
I titoli della sezione Istruzioni per l'uso iniziano tutti con "Come ..." allora la tentazione di scrivere "Come fare per implementare il BIM nella propria struttura" è oggettivamente accattivante. Seguendo le indicazioni di Eastman e Sacks il processo ideale è quello della "Bimmizzazione" di un caso già gestito con metodi e tecniche tradizionali. Poter confrontare i due processi fa si che, chi implementa il nuovo metodo possa apprezzarne le differenze. Questo è il metodo che abbiamo suggerito e testato per esempio nel corso di formazione per i dirigenti di Assimpredil. Volendo questo essere un omaggio a Eco più che un post tecnico, diventa ora importante definire se la "Bimmizzazione" è una translitterazione, una trascrizione o una traduzione. Escluderei immediatamente la trascrizione in quanto nessuno di noi sarebbe interessato a ottenere lo stesso identico risultato del metodo tradizionale, rimangono quindi translitterazione e traduzione.
La traduzione presuppone una conoscenza del metodo di arrivo, il BIM quasi totale, è per esperti, per profondi conoscitori (il tema della traduzione suscita dibattiti infiniti sull'autenticità del risultato post traduzione, celebre è la collana Einaudi "Scrittori tradotti da Scrittori).
Rimane nel processo di "Bimmizzazione" come approccio iniziale al BIM la translitterazione, ovvero una ricerca attenta degli strumenti adatti alla trasposizione di un metodo tradizionale (identificabile con il CAD) a strumenti BIM oriented. Più sarà precisa e attenta questa fase iniziale, più sarà possibile cogliere le opportunità che, poi la metodologia BIM, offrirà.
Perché allora l'indecisione di poter collocare questa riflessione nella sezione "Frammenti di cacopedia"? Perché il primo pezzo di questa sezione è "Dell'impossibilità di costruire la carta dell'impero 1 a 1" ovvero l'impossibilità di definire l'approccio BIM con la Bimmizzazione. Come anticipato la Bimmizzazione è necessaria, indispensabile nella fase di transizione: parto da ciò che ho, da ciò che conosco e lo riproduco con strumenti diversi per apprezzarne le differenze (tempi, costi, ottimizzazione, integrazione), ma non è BIM.
Fare il BIM è altro, è appropriarsi di un metodo, è pensare, scrivere nella lingua originale o essere traduttori, né translitteratori né trascrittori.
È necessario definire questo passaggio per evitare che la Bimmizzazione (necessaria e indispensabile in questa fase iniziale della transizione) sia confusa con il BIM per "prevenire almeno per i successivi dieci anni sviluppi scientifici che si vogliano seri, ovvero impedire che qualcuno svolga effettivamente un tema cacopedico proponendolo come attendibile".